Per raggiungere Positano in autobus e pullman da Roma è necessario raggiungere Salerno per poi proseguire con i bus della linea locale SitaSud per la costiera amalftana. Le nostre corse dal lunedì alla domenica con almeno cinque partenze partono dalla stazione Tiburtina di Roma per raggiungere Salerno Piazza Montpellier Parco Pinocchio ed anche dal bar Mary di Via Cavalliero dopo circa 3 ore e 25 minuti di viaggio. Il percorso in pullman da Salerno a Roma è diretto e non prevede alcun scalo o cambio di autobus. Giunti a Salerno è necessario proseguire in bus fino ad Positano, nel periodo estivo anche tramite collegamento via mare.
Se un gruppo?
IN BARCA
Partenza da Salerno per un percorso sottocosta con vista di spettacoli della natura unici al mondo.
Saranno visti dal mare i caratteristici paesini della costiera quali:
· Erchie, con la sua torre situata su una roccia che separa due spiaggette,
· Minori, considerata la piccola perla della Costiera Amalfitana e che conserva tutt’oggi un fascino tutto particolare,
· Atrani, stretta tra alte pareti di roccia allo sbocco della Valle del Dragone, centro costiero che ha meglio conservato le sue antiche caratteristiche topografiche. Con la sua struttura urbana tipicamente medievale, tra vicoletti, archi, cortili, piazzali, con le sue caratteristiche "scalinatelle", sembra un piccolo presepe naturale, dove il mare e quella sua antica configurazione dove le abitazioni sono legate fisicamente tra loro, fanno da magistrale scenografia.
· Conca dei Marini che con le sue case imbiancate a calce, le cupole sparse nel verde degli orti e tra l'argento degli ulivi, adagiate lungo la collina di S.Pancrazio e nei limoneti di Sant'Antonio mostra uno scorcio panoramico di suggestiva bellezza. Il borgo marinaro arroccato nell'ansa del mare, era un piccolo centro marinaro che negli anni Settanta annoverava tra i suoi più affezionati habitués la principessa Margaret d'Inghilterra, che ci giungeva sempre in barca.
· Praiano, antico borgo di pescatori, conosciuto nell'antichità come "Plagianum" e "Pelagianum" era scelto ai tempi dell'antica Repubblica Amalfitana dai notabili come luogo di villeggiatura. Il panorama he si offrirà alla visione sarà sublime: la splendida cornice dei Monti Lattari che cinge Positano, l'arcipelago delle Sirenuse (Isole de Li Galli) che si stacca dal mare e in lontananza la splendida e possente isola di Capri.
· Furore posto su un pendìo intensamente coltivato a vite ed a olivo. Il nome deriva dall’antico Terra Furoris, per quell'assordante frastuono che, nelle notti di tempesta, il mare ed il vento producevano rimbombando contro le alte pareti del suo fiordo. I murales che affrescano la case, gli edifici pubblici e le piazzette di Furore sostituiscono la galleria d'arte contemporanea delle aree metropolitane, inserendosi magistralmente nel paesaggio mediterraneo e arabeggiante della costa, trovando il giusto equilibrio tra terra e cielo.
IN BUS
Si farà tappa alla cittadina di Cetara antica roccaforte dei Saraceni nell'842 e nell'879 al tempo dell'assedio di Salerno. Paese di pescatori, ed infatti il suo nome deriva dal latino "Cetaria" o tonnara o da "cetari", venditori di pesci grossi.
Ma le antiche attività marinare e di pesca dei suoi pacifici abitanti sono state più volte, in passato, bruscamente sconvolte. Nell'879 i pirati saraceni la occuparono per usarla poi per alcuni anni come base in terra ferma per le loro razzie lungo il Golfo di Salerno. Conquistata da Amalfi, ne delimitò per molto tempo il confine del territorio ad oriente, poi nel 1551 fu assalita dalle armate turche facendo strage uccidendo chi non voleva imbarcarsi al suo servizio. Dopo il tragico episodio gli abitanti di Cetara si costruirono una possente torre di avvistamento, (attualmente adibita ad abitazione privata) simbolo caratteristico della ridente cittadina.
Maiori , cittadina che può vantare il patrimonio ricettivo turistico-alberghiero più ingente di qualsiasi altra realtà della zona, oltre ad avere tra le sue caratteristiche attrattive una spiaggia e un lungomare (circa 1 Km e mezzo di percorso) che non ha eguali in tutta la Costiera Amalfitana.
La bella forma ad anfiteatro, la grande spiaggia di rena finissima (meta frequentatissima dai tanti turisti che in estate l'affollano), fanno pensare a quanto fosse splendida questa località soprattutto nel Medioevo, quando era circondata e difesa da mura e torri (i cui resti si intravedono in molte parti della città).
Maiori fu ambita da diversi conquistatori: prima il Duca di Benevento, poi i soliti pisani, infine Filippo IV che la nominò "Città Regia". Vi passarono pure i Sanseverino, i Colonna, i Piccolomini e vari ordini di monaci i quali fondarono in questo luogo ben cinque conventi.
A testimonianza di queste vicende restano ruderi di castelli e torri, quali il Castello di San Nicolò de Toro Plano, il Baluardo di San Sebastiano, la Torre Milo e la Torre dei Saraceni.
Purtroppo, però, lo splendore di un tempo è andato in parte aggredito dall'espansione che l'agglomerato urbano ha registrato, soprattutto a causa dell'alluvione del 1954 che devastò il centro cittadino.
Domina l'abitato cittadino la Chiesa di S.Maria a Mare .
Ogni 15 Agosto, con festeggiamenti solenni e diventati ormai una caratteristica quasi "folcloristica" di Maiori, i fedeli ricordano un evento accaduto il 1204, quando alcuni marinai raccolsero in mare una statua della Vergine con parte del carico che una nave, reduce da Costantinopoli e rifugiatasi per una tempesta nelle acque antistante Maiori, fu costretta a gettare. Da allora, ogni anno si ricorda l'evento. La Chiesa, coperta da una cupola maiolicata che la caratterizza, fu edificata nel XII secolo, rifatta nell'Ottocento su disegno di Pietro Valente, ha sull'altare maggiore una scultura lignea del Quattrocento raffigurante la Madonna col Bambino e una piccola, preziosa raccolta di vere opere d'arte, custodita nel Museo della Sacrestia e nella cripta sottostante.
Proseguendo lungo il Corso Reginna Maior, (situato nel centro cittadino) vi è uno degli stabili più antichi e belli della cittadina: il Palazzo Mezzacapo, (oggi sede del Comune), costruito nella prima metà del secolo scorso, presenta all'interno, strutture ed arredi di incomparabile bellezza (di importanza notevole le tele "costaiole" e il salone principale, dove oggi si svolge il Consiglio Comunale). Proseguendo verso la frazione S. Pietro, giunti alla contrada di S. Maria delle Grazie, vi è il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, di origine medievale ricostruito in tempi più recenti: settecenteschi sono il campanile e la facciata, ma il fonte battesimale e l'acquasantiera sono del Duecento.
Amalfi cittadina che se si guarda dal porto sembra che sia racchiusa nel cavo di una mano. In alto lo scenario dei monti, articolato e mosso da un anarchico fondale punteggiato da case; in basso, una trama pittoresca di vicoli, scale, sino al respiro della grande piazza dove domina maestoso il DUOMO dedicato a S.Andrea, fanno di questa località uno scenario unico al mondo.
La visita ha inizio con i famosi Antichi Arsenali, dove venivano costruite le famose galee con oltre cento remi, destinate ai carichi di spezie, profumi, tappeti e stoffe. A Palazzo Morelli, sede del Comune, è possibile osservare la Tabula Amalphitana, vale a dire il primo codice di diritto della navigazione fissato ai tempi della Repubblica. Si potranno ammirare anche i famosi "cartoni" di Domenico Morelli, pittore tra i più celebrati nell'Ottocento, dai quali furono ricavati i mosaici che ornano il Duomo.
Una visita al Duomo di S. Andrea è d’obbligo. La costruzione è il risultato della sovrapposizione di diversi stili architettonici, dovute a successive ricostruzioni.
Accanto al Duomo è da vedere il Chiostro del Paradiso, costruito nel 1268, che ancora conserva le strutture originarie, caratterizzate da influenze normanne, arabe e bizantine.
Positano, meta ideale per anni di pittori, letterati, musicisti. Antico borgo marinaro, è uno degli insediamenti più antichi della Costiera Amalfitana. Positano non ha mai perso il suo charme e da luogo di "rifugio" è diventato centro turistico tra i più attraenti della Costiera Amalfitana. Boutique coloratissime (che hanno fatto la fortuna della "moda positanese"), ritrovi, alberghi e locali all'aperto, attirano sempre numerosissimi turisti da tutto il mondo.